La morbidezza da accettare

Avrei potuto usare Deepl per tradurre la mia “testimonianza”, ma preferisco parlare con la mia voce, proprio come ho fatto un sabato di aprile.

L’anno scorso, nel marzo 2020, ero incinta di 4 mesi del mio secondo figlio. Stavo felicemente trasformando la mia pratica insieme alla nuova vita che stava crescendo dentro di me. Stavo già praticando i suoi insegnamenti alla mia prima gravidanza cinque anni fa e mi aveva aiutata così tanto, in molti modi. Poi è arrivato il Grand Shutdown. Mentre la vita stava diventando più lenta per alcuni, stava diventando sempre più affollata per me. E non si è fermata! Avere un secondo figlio è stata una grande trasformazione per la famiglia e per me personalmente. Inoltre, la nostra Sezione, in cui ora sono co-leader, ha deciso di vendere il nostro edificio. Quindi, i cambiamenti dell’anno passato sono stati numerosi.

E mentre la mia vita stava cambiando, la mia pratica personale è cambiata allo stesso modo. Prima, quando praticavo i suoi insegnamenti da sola, era perché il bacino o la mia colonna erano disallineati e avevo bisogno di continuare a muovermi o di rendere i muscoli più elastici. È ancora così! La nascita di un bambino non è priva di conseguenze su un corpo. Ma negli ultimi mesi mi sono resa conto che la mia pratica personale non è più praticare il Tai Chi. È praticare i suoi insegnamenti. La pratica fisica rimane: sto praticando i fondamentali quasi ogni giorno, sto anche facendo danyus quando sollevo mia figlia, raddrizzando la colonna vertebrale mentre la allatto, facendo cadere i gomiti mentre cammino con il passeggino, ecc.

Ma ora, sto anche praticando riti. Partecipo alla sessione del sabato, canto nei giorni feriali quando è possibile e ho cantato un po’ durante la nascita di mia figlia, riconoscendo il sacro in quel momento. Nuovi rituali sono stati creati in famiglia integrando il nuovo membro: come sveglio i bambini, come diciamo Au revoir all’asilo, come diciamo Buonanotte alla fine della giornata. Questi rituali mi aiutano ad essere stabile, ad essere coerente, ad essere lì completamente ogni giorno. Mi aiutano ad aprire il mio cuore come se stessi aprendo e chiudendo un santuario.

La mia pratica personale dei suoi insegnamenti mi porta la forza, la resistenza per andare avanti, per superare me stessa e per sostenere le persone intorno a me. Da marzo 2020, molte persone mi hanno chiesto perché ci stai aiutando? Sei tu che dovresti chiedere aiuto: sei incinta, hai un bambino, come puoi fare tutto questo? Ma ho l’energia, la forza di prendermi cura degli altri e ho l’aiuto di cui ho bisogno: ho la mia pratica. La pratica di me stessa mi porta la morbidezza di accettare ciò che la vita mi sta dando, quando è facile, quando è difficile. Quella morbidezza mi rende capace di aggirare gli ostacoli, di cambiare lungo il percorso, di prendere la vita così com’è.

So che non sto praticando abbastanza, né la pratica fisica né quella spirituale, quando rimango bloccata sulle cose intorno a me o quando mi sento testarda e non disposta ad ascoltare gli altri. In quelle occasioni, faccio danyus per aiutarmi a ricordare come cadere, come lasciar andare.

Attualmente, sto imparando a guardare avanti. In tenera età, ho imparato che era meglio non guardare avanti. Ma ora so che è meglio vedere le cose che vengono da lontano e fare piani di conseguenza. Mi ritrovo spesso a concentrarmi sui miei occhi, sullo sguardo, quando sto facendo danyus e toryus. Sto praticando guardando molto avanti sapendo che ho la resistenza e la morbidezza per passare attraverso questi cambiamenti.

Quindi scelgo, ogni giorno, di impegnarmi nella mia pratica personale. Ogni giorno scelgo di essere lì per me stessa e per gli altri. Ogni giorno, sono pronta a lucidare la giada l’1% in più. Lo faccio perché mi sento meglio e quando mi sento meglio, il mio cuore è più aperto agli altri e sono più capace di essere gentile con loro, di prendermi cura di loro. Quando la mia intenzione è quella di cantare per il mondo il chanting è migliore , anche per il danyus è lo stesso.