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La pratica individuale non + egoistica

La regolarità delle sessioni di discussione mi ha aiutato a concentrare l’attenzione su come la pratica stia influenzando tutta la mia vita. Naturalmente, ci sono benefici fisici e la pratica individuale mi ha aiutato a prestare maggiore attenzione a ciò che sta accadendo dentro di me mentre faccio danyu, toryu o qualsiasi altra pratica.

Molte volte ho sentito dire – e anche detto io stesso – che è tutto lo stesso: fare un set, i fondamentali, canti, meditazione e così via; ma recentemente mi sono reso conto di fino a che punto questo sia vero. Non capisco esattamente come possa essere che star fermi seduti possa creare lo stesso calore interno di quando si fanno danyu, o come il chanting possa creare lo stesso senso di movimento interno di quando si fa un set, ma è del tutto chiaro che è proprio così

Ancora più importante, data la pandemia, è che sono consapevole della stabilità dell’influenza della pratica e della connessione con gli altri praticanti. Mentre al lavoro (virtuale) le persone faticano a tenere il passo con il proprio lavoro e contemporaneamente prendersi cura dei bambini che sono a casa, io incontro le stesse difficoltà, ma per me sono molto più facili da affrontare grazie a una pratica quotidiana regolare!

La pratica mi mantiene equilibrato e felice, e questo è qualcosa che si riflette sugli altri, anche quando parlo al telefono o su Skype. “La pratica personale non è egoistica” – un’altra cosa che pensavo di aver capito ma che da questa settimana sto capendo in un modo nuovo.

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